martedì 13 maggio 2014

La meritocrazia secondo Luca Mercalli


Quando il cognome conta di più del talento, quando l'appartenenza politica (e non occorrono tessere di partito per "appartenere") conta di più del curriculum, quando frequentare certi ambienti conta più dell'esperienza. 
Alzi la mano chi non sorride amaramente quando qualcuno promette meritocrazia

Libera Uscita ha incontrato alcuni personaggi che ci hanno parlato di merito premiato.


Luca Mercalli : 
"Quando la meteorologia non se la filava nessuno"

  
Luca Mercalli, meteorologo. «Quanto è contata la meritocrazia nella mia vita? Ma tutto! Un passetto dopo l’altro, con convinzione, preparazione e passione mi sono creato uno spazio e una professione in un settore, quello della meteorologia e del clima, che negli anni '80, quando ho iniziato dal nulla, era completamente ignorato e trascurato. 

Ho messo insieme ricerca scientifica, capacità organizzative, didattiche e divulgative ben prima che Internet consentisse la facilità di contatti e di scambi attuale. Poi ovviamente accanto al mio impegno riconosco il ruolo delle persone intelligenti e ricettive che ho incontrato lungo la mia strada.

Torino è sempre stata una città intellettualmente vivace, in grado di cogliere e incoraggiare i progetti innovativi, ma è pure un ambiente severo e rigoroso, che non fa sconti, in sostanza ti devi meritare tutto, nessun pasto è gratis».

Ho fatto lo stesso con i miei collaboratori, ed ora siamo una bella squadra indipendente. Tuttavia questo in un Paese dove trionfano i favoritismi non vuol dire essere più solidi e dotati di risorse, bensì fare il doppio della fatica per emergere, e vedremo fino a quando avremo le forze di tenere duro...».

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