giovedì 17 aprile 2014

Fabrizio Franchi - Il giornalista



"Sempre meglio che lavorare" recita una famosa battuta di Luigi Barzini. Si riferiva al proprio mestiere, quello di giornalista. Autoironia per una professione con luci e ombre. E chissà quanta ironia porta nelle tasche Fabrizio Franchi, cronista e Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Perchè non c'è dubbio che di questi tempi fra le categorie più "criminalizzate" c'è quella di chi per lavoro racconta i fatti. Certo, in giro, ci sono anche prezzolati, scendiletto, affetti dalla "sindrome di Stoccolma" (in quanto "rapiti" dal potente di turno). Non c'è dubbio. Ma nella categoria ci sono anche persone per bene e, intorno, un mare di precari, collaboratori ed aspiranti tali.
Nessun martire e nessun eroe ma gente che cerca di fare bene il proprio mestiere, tanto per citare Montanelli, anche a livello locale, giusto per non allontanarci troppo. Anche qui in Provincia, dove si fa la cronaca di una piccola realtà, a volte è tutto più difficile perchè il Potere (con i suoi Palazzi) ce l'hai dietro l'angolo. Le mani (e la faccia) non ce le mettono i commentatori da bar o i "re della tastiera", che si nascondono dietro uno pseudonimo, ma i giornalisti (più o meno grandi) che ogni giorno raccolgono e riportano le notizie.

3 commenti:

  1. Colpevole! ;)
    È un lavoro duro quello del giornalista, ma spesso ormai non si casca nella pigrizia delle notizie preconfezionate delle varie conferenze stampa?

    RispondiElimina
  2. La foto serviva per fare autoironia. Comunque è vero quello che dici. Peraltro anche le conferenze stampa sono informazione. Il fatto è che i giornalisti non dovrebbero limitarsi alle conferenze stampa, ma capire anche dietro e dopo, una conferenza stampa. E anche durante, non limitandosi a bere tutto ciò che viene loro propinato. Ormai le conferenze stampa dei carabinieri, polizia, guardia di finanza etc sembrano dei monologhi dell'ufficiale di turno. So bene come si fanno certe cose, anche per una brutta tendenza alla pigrizia da parte dei giornalisti. Ma ne aggiungo un'altra: il copia e incolla. Meglio ancora se rubato da altri siti internet. Basta fare qualche giro su qualche sito e si può notare che molte notizie sono uguali, con periodi identici.

    RispondiElimina
  3. Bene! La pensiamo allo stesso modo..ma..come si risolve il problema? Come salviamo i 'giornalisti per bene'? Viviamo in un epoca dove di informazione (sembra brutto dirlo) ma ce ne è fin troppa! Su alcuni argomenti c'è più confusione che chiarezza. (Un esempio eclatante è quello dei vaccini..)
    Se non ci si può fidare delle informazioni che riceviamo da tg e giornali, quale punto di riferimento obiettivo e non di parte abbiamo? È dalle informazioni che abbiamo che ci basiamo per fare scelte sociali importanti (come il voto)..i giornalisti hanno una grande responsabilità...ma lo sanno?

    RispondiElimina