sabato 19 aprile 2014

Camilla Bolomini - L'universitaria

          


Gli studenti a Trento? I benvenuti. Fino all'ora di cena. Poi... puff! Tutti via! Niente giovani, niente frastuono per le vie del centro storico. Ordine dei residenti. Ma la città è e rimane universitaria. 15 mila giovani non li puoi chiudere in casa. Per questo chi si lamenta è destinato a farlo. 
E loro, gli studenti, cosa dicono? Camilla Bolomini, laureanda in Giurisprudenza, risiede in centro. Ha scelto il nostro ateneo perchè di grande qualità, ma dalla vita trentina è rimasta delusa. Pubblici esercizi spesso poco inclini all'elasticità. Orari di apertura troppo stretti e una convivenza (si pensi solo al "caso Cantinota") a dir poco difficile. E mentre a Palazzo si studia la soluzione al problema movida con strategie da campionato di scacchi, gli universitari se la passano da criminali in attesa di giudizio.
Di una città vissuta e quindi ben frequentata non se ne parla. Probabilmente una maggiore presenza di spazi di aggregazione eviterebbe "l'effetto formicaio": tutti nella stessa strada, alla stessa ora con relativi rumori e problemi. "Io? Me ne andrò presto - dice Camilla - mi mancheranno i compagni di studio. La città... molto meno!".

1 commento:

  1. Per me è... colpevole! ;)
    Sarà forse che il problema dell'università è che questi sono i problemi degli universitari?!

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