"Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze". Saggezza di inizio secolo scorso firmata Paul Valery. A separarci cent'anni quasi trascorsi invano: l'amore accettato è esclusivamente eterosessuale. Il concetto di "diversità", in fatto di sentimenti e sessualità, è rimasto imbrigliato in una connotazione negativa dalla quale pare non riesca a ripulirsi. Vietato distinguersi! Così, almeno, detta la morale (???).
Lo sa bene Elena Lazzari, 20 anni, studentessa di Filosofia, neoeletta Presidenta di ArciLesbica Trentino Alto Adige, "L'altra Venere". Da anni conduce una battaglia contro la lesbofobia e rivendica la libertà individuale di ogni persona di essere e di esserci. E persevera nella lotta perchè si diffonda l'uso della parola lesbica. Dice "no" a tutti gli ipocriti giri di parole con cui si finge e che portano a definizioni discriminanti.
Un'altra "brutta faccia" quella di Elena. Pericolosa come tutte le persone che vantano un cervello collegato al cuore e al fegato.
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