Pochi giorni alla fine dell’anno e un’immagine, tra le altre, sembra tirarne le somme. Il Capo dello Stato si commuove parlando con Samantha Cristoforetti, da qualche tempo nello spazio. I compaesani e le compaesane del Presidente, con le chiappe e i piedi piantati a terra, si commuovono, invece, nello scoprire tredicesime alleggerite (quelli con lo stipendio, e non tutti, si intende), TASI da saldare e poveri alberi di Natale decorati da regali ridotti all’osso. Altre e altri, nel frattempo, pensano a come nella stazione orbitante si ricicli ogni cosa, persino l’urina, mentre noi qui, qualche chilometro più sotto galleggiamo, e a fatica, in mare di liquame.
«Attore, scrittore, musicista e cantastorie… ma prima di tutto Essere Umano». Si presenta così, Luca BAssanese, tra le pagine del suo sito. E noi di LIBERA USCITA, non trovando definizione più appropriata, ci appropriamo della definizione. Vicentino, classe 1975, otto album all’attivo, tre libri scritti (non sappiamo quanti letti, ma immaginiamo essere molti) ama il palco e lo frequenta in veste di attore teatrale, musicista e cantautore. Sua la musica e la voce della sigla finale del docufilm VELENI IN PARADISO di Andrea Tomasi e Jacopo Valenti (http://liberauscita2014.blogspot.it/2014/12/il-trentino-da-scoprire-il-docufilm-da.html): il brano L’acqua in bottiglia è stato ceduto in uso a titolo di amicizia e per la causa della difesa di ambiente e salute in Trentino. Parte della colonna sonora, invece, è degli Humus. Interessati alla sua arte, agli esiti e al suo modo di farla, gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Come
definiresti la tua musica?
Direi popolare con
testi propositivi. Non canzoni di protesta ma di proposta.
Fra i
tuoi "maestri" c'è Fabrizio De Andrè. Quando si ascoltano i tuoi
brani si pensa, proprio, a De Andrè e ai Mercanti di Liquore. Tu che ne pensi?
Sono uscito con il
mio primo album nel 2004, i Mercanti di Liquore qualche anno prima, nel 1997. Entrambi
siamo cresciuti a pane e De Andrè ed è una gioia se questo si può recepire
ascoltando le canzoni. Chi meglio di Fabrizio è riuscito ad unire la propria
esperienza umana trasferendola in racconto tramite musica e parole?
Oggi,
un giorno sì e l'altro pure, si parla di crisi della discografia. È così? E tu
come fa a veicolare la tua arte?
Viviamo in un
mercato della musica di ottima fattura O.G.M. Io e Stefano Florio, mio coautore
e produttore, crediamo che restando ai margini dove i fiori crescono autentici
si viva meglio ed il passaparola negli anni premia, se non tradisci te stesso e
chi ti ascolta.
"La
radio mi pugnala con il festival dei fiori" cantava Sergio Caputo. Che ne
pensi di Sanremo?
E’ un fenomeno di
costume, la musica un contorno e quel poco di canzone d’autore che c’è, serve
soltanto all’immagine del Festival. Un po’ come in certi ambienti politici o
commerciali, dove si parla di ecologia perché ogni tanto male non fa, anzi. Ecco,
la musica d’autore a Sanremo ha la stessa funzione del Greenwashing per
l’industria.
Su
Wikipedia di Luca BAssanese si dice "un artista in sintonia con i
movimenti ambientalisti e di impegno civile, le sue canzoni raccontano di
un'Altra Italia e di un Nuovo Mondo Possibile". Credi che oggi ci sia una
maggiore coscienza ambientale? Pensoci sia un sentimento di
predisposizione all’ambiente in tutti gli strati sociali, sicuramente più che negli
anni del boom economico e che questo sentimento sia spinto dalla necessità di
sopravvivenza, data dal diffondersi di patologie causate dall’inquinamento
soprattutto alimentare. È il momento giusto per accrescere questa
predisposizione facendola divenire consapevolezza per il bene comune.
Pensi
che il messaggio in musica possa "arrivare" ed essere efficace per
creare quella coscienza di cittadini responsabili di cui si parla tanto?
La musica è un mezzo capace di portare la parola dove
tanti discorsi non riescono ad arrivare. Ha il potere di superare i muri
invisibili dei nostri costrutti sociali e porci di fronte a dei dibattiti
fondamentali come quello odierno sugli O.G.M. ad esempio.
E
parlando di politica... cosa ne pensi di quella italiana? Gli ambientalisti si
fanno sentire? Ci sono?
Gli ambientalisti
ci sono, ma tutti noi siamo ambientalisti se non vogliamo ritenerci altrimenti
autolesionisti. Stiamo parlando della nostra stessa esistenza quando parliamo
di ambiente.
Cosa
pensi degli ultimi provvedimenti in materia? Il decreto Clini prevede la
possibilità di bruciare Css (Combustibile secondario) nelle centrali
termoelettriche e nei cementifici (anche in Trentino ne esistono alcuni).
Mi sembra molto
pericolosa questa pratica perché trasformerebbe i cementifici di fatto in
inceneritori, con un decreto che oltretutto sorpassa il giudizio della
Sovranità popolare.